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Sabbioneta, esempio di città ideale tra i più belli d’Europa

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  Da borgo fortificato a esempio di armonia ed eleganza rinascimentale grazie ai Gonzaga Nel cuore dell’Oltrepò di Mantova sorge la “ città ideale “, un autentico borgo gioiello che si fregia dell’ambito riconoscimento  Bandiera Arancione  del Touring Club . Stiamo parlando di  Sabbioneta  che i Gonzaga ricostruirono, in circa un secolo, secondo i canoni rinascimentali. Da borgo fortificato, Sabbioneta si trasformò in base alle proporzioni e all’armonia proposte nel disegno dell’uomo vitruviano di Leonardo da Vinci e divenne una città unica grazie alla bellezza dei suoi palazzi, alla modernizzazione urbanistica e alla grandezza della sua casata. Il Duca Vespasiano Gonzaga volle, infatti, concretizzare a Sabbioneta  la concezione rinascimentale di “Città Ideale”  in cui impianto urbanistico, arte e architettura rappresentano la più alta espressione della classicità. L’armonia e l’eleganza spiccano intatte ancora oggi e restituiscono uno spettacolo urbanistico che richiama una st

RASSEGNA STAMPA ARCHIVIO IUNISCUOLA MANTOVA

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ARTICOLO DEL 23 febbraio 2007 Come si pone la scuola di fronte al problema ambientale? Quale cultura ambientale? Quale atteggiamento è da preferire? Quello di seguire i dati statistici dati dai vari convegni sullo stato del pianeta o quello molto più faticoso di dare un'educazione che non arrivi alla scuola ma che da essa parta per arrivare alle industrie dove le regole del profitto sommergono le regole della prevenzione della salute dell'uomo e dell'ambiente? Dal mio punto di vista di insegnante delle scuola secondaria  di secondo grado e come pubblico ufficiale, così definito, dal ministero mi soffermo più volte a pensare che forse occorre legittimare una carta dei diritti ambientali dell'uomo che unisca tutta la comunità europea e mondiale. Le regole devono partire dall'individuo e non piovere dall'alto! Ma in quale modo? Ogni scuola deve avere un gruppo di progettazione ambientale a pari di quello della salute fin dalla scuola materna che non

Mantova, la scuola studia la ripartenza in settembre

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Il 5 maggio videoconferenza indetta dal provveditore per ragionare sul rientro sicuro nelle aule di studenti e insegnanti. Non sarà semplice: occorrerà prevedere distanze di sicurezza, riorganizzare il trasporto dei pendolari e garantire l'assenza di rischi di contagio per allievi e personale NICOLA CORRADINI 03 MAGGIO 2020 MANTOVA. Prepararsi da subito all’organizzazione del rientro a scuola in settembre. Forse a giorni alterni, con metà ragazzi in aula e l’altra meta a casa a seguire in video le lezioni, come ipotizza il ministro  Lucia Azzolina . Oppure tutti insieme? Comunque sia non sarà un’operazione semplice, visto che, verosimilmente, il problema Covid-19 non sarà ancora sparito. Per questo il provveditore ha convocato una conferenza di servizio per martedì 5 maggio sull’argomento. Quantomeno per fare il punto, visto che ora si può ragionare solo su possibili scenari. I tre nodi Assodato che il lockdown scolastico proseguirà fino all’ultima campanella