RASSEGNA STAMPA ARCHIVIO IUNISCUOLA MANTOVA
Come si pone la scuola di fronte al problema ambientale?
Quale cultura ambientale?
Quale atteggiamento è da preferire?
Quello di seguire i dati statistici dati dai vari convegni sullo stato del pianeta o quello molto più faticoso di dare un'educazione che non arrivi alla scuola ma che da essa parta per arrivare alle industrie dove le regole del profitto sommergono le regole della prevenzione della salute dell'uomo e dell'ambiente?
Dal mio punto di vista di insegnante delle scuola secondaria di secondo grado e come pubblico ufficiale, così definito, dal ministero mi soffermo più volte a pensare che forse occorre legittimare una carta dei diritti ambientali dell'uomo che unisca tutta la comunità europea e mondiale. Le regole devono partire dall'individuo e non piovere dall'alto!
Ma in quale modo? Ogni scuola deve avere un gruppo di progettazione ambientale a pari di quello della salute fin dalla scuola materna che non sarà solo legato allo raccolta differenziata ma all'uso di detergenti ecologici, di acqua non potabile per pulire i vari pavimenti, un depuratore per smaltimenti, alla selezione di cibi e bevande igieniche e salutari della mensa e del bar. Importante dovrà essere il monitoraggio dell'aria e della temperatura all'interno delle aule. Obbligo di installazioni di pannelli solari sui tetti di ogni istitituto visto che il governo prevede finanziamenti a chi vende energia. Includere obbligatoriamente nello studio del diritto e delle scienze il capitolo "EDUCAZIONE AMBIENTALE" come è già in atto in Inghilterra fin dai primi cicli scolastici. Prevedere un supervisore come figura istituzionale e altre come corrispondenti, multe a chi non rispetta le regole. Le scuole con il BOLLINO BLU a maggior ragione dovranno consolidare il loro prestigio per mantenerlo: non più produzione obsoleta di inutili materiali cartacei ma efficace controllo scientifico del monitoraggio ambientale. Insomma meno perdite di tempo in riunioni continue da parte dei docenti ma importanti aggiornamenti effettuati dai sindacati e enti scolastici per preparare nel migliore dei modi gli studenti, l e famiglie a delle regole che con grande disinvoltura, leggerezza o pigrizia vengono a mancare dentro di noi ma soprattutto al di fuori, sul Pianeta terra dove non siamo degli ospiti occasionali ma esseri viventi della specie Homo sapiens. Perchè questa specie non sparisca come è già successo è bene curare lo spazio, la mente, la natura e tutto quello che comprende. Siamo noi che dobbiamo stabilire delle regole! Almeno a livello scolastico
VAI |ARCHIVIO FUORIREGISTRO SINO AL2011 DAL 2007
Commenti
Posta un commento